Ultimamente sta facendo molta notizia il film Persepolis, tratto dall'ononimo fumetto dell'iraniana Marjane Satrapi. Avevo precedentemente letto il fumetto e mi era piaciuto sia per la carica espressiva che per l'umorismo e la sincerità dell'autrice che tutto lo pervade...attendo di vederne la trasposizione cinematografica!
Ecco il trailer:
Oggi leggevo che Hezbollah lo ha bandito:
Il film 'Persepolis' censurato in Libano ma le copie sono in vendita a Beirut
Il leader di Hezbollah, Nassrallah
Piu' lealista del re, Hezbollah e' riuscito a far vietare in Libano la proiezione di 'Persepolis', il cartone animato che ha irritato Teheran per lo spietato ritratto che offre della rivoluzione islamica.
Secondo fonti libanesi, il capo dei servizi segreti iraniani non ha gradito che nel lungometraggio l'Iran all'epoca dello Scia' appaia migliore di quello che e' oggi. "E' chiaro che il generale Wafiq Jizzini, che e' vicino a Hezbollah, non vuole che venga proiettato" ha detto la fonte. La decisione e' stata duramente criticata in molti ambienti che la considerano l'ennesimo segno di asservimento al governo di Teheran. Secondo il ministro della Cultura, Tareq Mitri, non c'e' ragione per cui il film sia vietato e per questo ha sollecitato il collega dell'Interno a revocare il provvedimento. Bassam Eid, manager della Circuit Empire, distributrice del cartone animato, ha definito il divieto "ridicolo e ingiustificato". "E lo e' ancora di piu'" ha aggiunto, "se si considera che il film si puo' comprare per meno di due euro nel quartiere meridionale di Beirut roccaforte proprio di Hezbollah: io stesso ne ho acquistato uno li' e un altro nel campo profughi palestinese di Sabra e Shatila per portarlo al ministro della Cultura" Il leader druso Walid Jumblatt, elemento di spicco della coalizione antisiriana, ha espresso tutto il proprio stupore per quello che ha definito "un passo falso: permettere ai servizi di sicurezza di valutare i prodotti dell'arte e della cultura". Un successo sia negli Stati Uniti che in Francia, 'Persepolis' racconta l'infanzia dell'autrice di fumetti Marjane Satrapi nell'Iran degli anni '80 e si e' gia' attirato le ire del governo di Mahmoud Ahmadinejad che lo ha definito "islamofobo e anti-iraniano".
(Corriere della Sera, 27/03/08)
Ascoltando un'intervista all'autrice, si apprende che la sua intenzione non era fare un fumetto islamofobo o anti-iraniano ma anzi pro-iran ,nella misura in cui si vuole mostrare che "anche gli iraniani sono esseri umani con sentimenti esogni e che nn vadano quindi ricondotti ad un'orientalistico e mediatic stereotipo foriero di intolleranza e di guerra: prima di bombardare l'Iran si rifletterà sul fatto che anche là ci sono esseri umani come noi".
E non si può essere che d'accordo su questo punto. Tuttavia, benchè l'iraniano medio non sprizzi religiosità da tutti i pori, non si può dire che tutti gli iraniani siano come Marjane. Proveniente da una famiglia ricca ed occidentalizzata, la brava fumettista iraniana si fa spesso gioco del velo e di altri simboli islamici...anche se probabilmente per lei non sono più che simboli dell'oppressione politica dovrebbe considerare che invece per altri sono simboli di autentica devozione. Inoltre non credo che tutti si riconoscano nel modello e nell'idea che le vuole dare dell'Iran...non è che quel voler dire "non attaccateci, siamo come voi" non esuli la sfera umana e significhi "non attaccateci, siamo come voi...come voi odiamo il velo e sognamo la vostra libertà?"...perchè questo è quanto si evince dal fumetto, se letto nella chiave che l'autrice propone. Non sono d'accordo con chi propone di censurarlo poichè alla fine è una bella e simpatica opera artistica(anse se pare che in Italia sia stato auto-censurato dai gusti del pubblico: pochi cinema lo hanno proiettato!), e perchè spesso la censura stimola la curiosità anche di un pubblico prima disinteressato,ma neppure lo caricherei di una missione umanitaria come si propone di fare la Satrapi...è stato concepito come una personale autobiografia e così dovrebbe essere considerato.
giovedì 27 marzo 2008
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1 commento:
OT: grazie della visita ;)
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