venerdì 28 marzo 2008

Fitna...olandese??

E finalmente dopo tanto parlare ci siamo:


Amsterdam - "Nel 1945 il nazismo è stato sconfitto in Europa. Nel 1989 il comunismo è stato sconfitto in Europa. Ora deve essere sconfitta l’ideologia islamica. Difendi la nostra libertà. Ferma l’islamizzazione". Queste frasi chiudono il filmato di poco meno di 17 minuti di Geert Wilders, intitolato "Fitna". A dispetto degli appelli dei responsabili olandesi, timorosi di una crisi internazionale paragonabile a quella scatenata dalla diffusione delle caricature danesi di Maometto, il deputato dell’estrema destra olandese ha diffuso giovedì sera via internet il controverso cortometraggio dal titolo "Fitna" (che in arabo significa "divisione e discordia in seno all’Islam") nel quale si dipingono il Corano e la religione islamica come nemici della libertà.
Il cortometraggio anti-islam In una dichiarazione in tv, il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende si è fermamente dissociato da questa iniziativa. "Il film associa Islam e violenza, noi respingiamo questa interpretazione", ha dichiarato il premier in tono solenne, parlando in olandese e ripetendo poi in inglese. "Noi siamo rammaricati che Wilders abbia diffuso questo film", ha proseguito Balkenende. "Pensiamo che suo unico scopo sia stato quello di offendere. Ma sentirsi offeso non deve mai essere un pretesto per aggredire o minacciare". La visione di "Fitna", pubblicato in due versioni, inglese e olandese, sul sito LiveLeak.com registrato nel Regno Unito, dura circa un quarto d’ora ed è preceduta da un’avvertenza: attenzione, immagini scioccanti. Si passa infatti dai terribili fotogrammi sulla strage delle Torri Gemelle a quelle dell’attentato di Madrid alla stazione di Atocha.

L'intervista "incriminata" Nel collage di scene realizzato da Wilders - 44 anni, fondatore e capo del Partito della libertà, che conta 9 deputati sui 150 del parlamento olandese - c’è anche l’inquietante intervista alla figlia di una donna kamikaze, che mostra una bimba in tenera età già indottrinate e pronta al sacrificio, come la madre morta in un attentato suicida. Compare anche la famosa vignetta di Maometto col turbante-bomba, pubblicata due anni fa su un quotidiano danese e foriera di violentissime proteste in alcuni Paesi arabi: è la sequenza finale del film, con l’immagine del Profeta che sfuma e in sottofondo il fragore di un tuono. Poi un Corano e, mentre le immagini si dissolvono per l’ultima volta, il rumore di una pagina strappata. Una voce spiega che non è una pagina del testo sacro, ma dell’elenco telefonico: non spetta a me ma ai musulmani strappare le pagine che fomentano l’odio, si legge nella scritta che chiude il cortometraggio.

Polemiche e stato di allerta L’allerta, nei Paesi Bassi e non solo, è al massimo livello, anche perch‚ nelle scorse settimane l’annuncio della pubblicazione del film aveva già provocato non solo proteste, ma era stato seguito da vere e proprie minacce contro le autorità olandesi. Alcuni Paesi musulmani, tra cui l’Iran, hanno minacciato ritorsioni a partire da un boicottaggio economico, tanto che Balkenende aveva sollevato il problema all’ultimo vertice dei capi di Stato e di governo dell’Ue, parlando dell’esistenza di "segnali di pericolo" in vista dell’annunciata pubblicazione del film. Giovedì sera Balkenende ha assicurato che l’Olanda "tratterà con fermezza di chiunque violi la legge".

L'Onu: "Incoraggia la violenza" Il segretario dell’Onu Ban Ki Moon ha condannato il filmato anti-islam del deputato olandese di estrema. Secondo il segretario generale, "non c’è giustificazione per un linguaggio che promuove l’odio o per chi incoraggia la violenza, e in questo caso, non stiamo discutendo di diritto di libertà di espressione". Sulla stessa linea anche la presidenza slovena dell’Unione europea che accusa il film di "fomentare l’odio". In una dichiarazione a Bruxelles, la presidenza di turno Ue afferma di «sostenere pienamente il documento del governo olandese sulla diffusione on line del film Fitna". "L’Unione europea e i suoi stati membri - si legge nel comunicato - applicano il principio della libertà di espressione, che fa parte dei nostri valori e delle nostre tradizioni. Tuttavia, essa dovrebbe essere esercitata in uno spirito di rispetto per la religione e ogni altro credo o convinzione. Tolleranza e rispetto reciproco sono valori universali che dovremmo sostenere. Riteniamo che azioni come questo film servano soltanto allo scopo di fomentare l’odio".
(da Il Giornale.it)

La parola fitna vuol dire letteralmente "scissione, conflitto" ed è generalmente usata nell'islam per indicare la frammentazione della comunità islamica causata dalla perdita del senso comunitario, ed in particolare designa lo scisma tra sciiti e sunniti. Nel linguaggio dei mistici indica gli elementi che fanno tornare l'asceta al mondo terreno o ne ostacolano l'ascesi...non vedo x cui nessun legame logico col film. Evidentemente l'autore del cortometraggio si rifà non tanto alla definizione originale ma a quella recentemente proposta da Gilles Kepel che "non è soltanto per lo studioso francese quella che coinvolge al suo interno il mondo islamico (tutt'altro che monolitico e indifferenziato) ma assai più quella che contrappone con una crescente scia di violenza e di oltranzismo intollerante i due sistemi-mondo, occidentale e islamico, con l'Occidente visto dai musulmani come complice dei regimi autoritari e dittatoriali che li angariano quasi dovunque e che sono in grado di sopravvivere solo per il sostegno occidentale, pago di vedersi garantire il rifornimento di materie prime (essenzialmente petrolifere, ma non solo) e il sostegno alla sua politica internazionale."

Forse nella sua ignoranza non sbaglia a leggerla così: la "fitna" che lui intende è quella nata solo di recente, da quando appunto il mondo islamico ha dovuto subire colonizzazioni ed umiliazioni di ogni genere da un Occidente "superiore"...prima di allora mai mi pare ci siano stati screzi tra cristiani e musulmani a livello religioso,semmai solo politico. Sicuramente però non era questo il senso che egli voleva dare alla parola.

Ed è anche vero che la ummah oggi è indebolita dalla fitna nel senso originario: e la maggior parte della fitna la causano proprio coloro che sn ritratti nel cortometraggio! Per cui indirettamente ci ha fatto un piacere a denunciarli, fallendo nel suo scopo ancora una volta!

Ho visto il film e mi sono tranquillizata: mi aspettavo chissà quale sconcertante teoria sul Corano e mi sono ritrovata dinanzi a delle immagini viste e riviste ed a teorie neocon trite e ritrite(le stesse che in Italia propugnano la Lega o la Destra x intenderci: fermare la colonizzazione islamica dell'Europa, difendere la nostra libertà...)...veramente non merita tutta questa pubblicità!!

Che Dio ci salvi e ci guidi!!!

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